21 febbraio 2011

C'era una volta la Libia di Gheddafi


Continua l'ecatombe degli amici del Presidente di un Paese ideologicamente in fiamme ormai da tempo. Stanno scomparendo uno alla volta con la stessa rapidità con la quale il buffone di Arcore riesce a far sparire uomini dall'opposizione per poi farli ricomparire dalla sua parte nelle vesti di uomini "responsabili". Sono stati capaci di massacrare persino il concetto di responsabilità che evidentemente implica anche il reprimere con raid aerei un popolo che si ribella a un regime dittatoriale. Frattini, il vuoto che cammina, colui che molti considerano l'attuale ministro degli esteri ha le idee molto chiare: "l'Europa non deve esportare la democrazia", ma di quale democrazia parla? e soprattutto, chi vorrebbe la nostra? E intanto i cecchini sparano sulla folla, il Parlamento brucia e alcuni piloti di caccia libici chiedono asilo politico a Malta per essersi rifiutati di lanciare bombe sulla folla. Avrei piacere di chiedere al ministro dell'indecenza Frattini se secondo lui sia giusto offrire asilo politico a chi si ribella ad un regime imposto dall'uomo da lui considerato un modello di dialogo con le popolazioni locali. Nel dubbio i piloti libici hanno preferito Malta.

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