15 aprile 2011

Gaza risponde


Chi sono i Salafiti? Ma soprattutto, a chi diavolo importa saperlo? Con questo terribile assassinio si sono estinti per sempre da soli, come accadde in Italia per le Brigate Rosse (prima che tornassero travestite da "giudici inquisitori"). L'entità del crimine è raccapricciante, ricorda molto i nostri delitti di mafia sia per vigliaccheria che per crudeltà. Un attacco strategicamente mirato contro il buon senso, contro la voglia di cambiare le cose, contro il coraggio di un uomo che ha sfidato la follia omicida di Israele. Con Vittorio Arrigoni non muore solo un essere umano, muoiono purtroppo anche quegli ideali che ancora una volta non abbiamo saputo difendere, muore un pò la voglia di reagire. Si affievolisce la certezza di riuscire a rimanere coerenti davanti al rischio di essere brutalmente schiacciati al primo gesto rivolto contro un'ingiustizia. Quasi vent'anni or sono si diceva: "non siete morti le vostre idee camminano sulle nostre gambe". Ebbene queste gambe si stanno poco a poco stancando di sopportare tutto il peso da sole. Mentre l'innominabile buffone sogna Israele nell'Unione Europea, bandiere italiane vengono sventolate a Gaza City in segno di riconoscenza. Ecco, credo di aver capito chi sono realmente gli eroi. Persone che nonostante nessuno glielo avesse chiesto, si offrono di procurare orgoglio al proprio paese anche se per quest'ultimo, fino al momento della loro morte, non sono nessuno. Rimane, come sempre in questi casi, tanta amarezza ed il silenzio agghiacciante di un blog fermo al 13 di aprile.

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